martedì 15 maggio 2012

San Basilio è tornato al suo posto!


Il modello della Cattedrale di San Basilio nella Piazza Rossa di Mosca che è stato realizzato da Enrico Dalbosco, uno dei più noti modellatori italiani con SketchUp, è uno dei “pezzi” più visualizzati, scaricati e votati della Galleria di Immagini 3D: dal 2008 ad oggi è il modello ufficiale scelto da Google per la cattedrale di San Basilio nel livello Edifici 3D di Google Earth. Il modello mi piacque tanto che chiesi ad Enrico di utilizzarlo come immagine di copertina del mio libro su SketchUp. Ebbene  nelle scorse settimane il modello di Enrico era stato sostituito da Google a favore di un altro modello meno pregevole (vedere qui la comparazione) di un modellatore che si firma Chigirinsky. La sostituzione è avvenuta senza efficaci motivazioni da parte della commissione giudicatrice di Google e così Enrico a ragione ha scritto a Google e ha preso a cuore la vicenda, chiedendo spiegazioni e realizzando nello stesso tempo, insieme ad un altro ben noto modellatore, Pedro Domecq, un nuovo modello, ulteriormente perfezionato di San Basilio (link). Il nuovo modello, ottimizzato dai due - una vera e propria meraviglia digitale - è stato quindi sottoposto a Google che finalmente è tornato sui suoi passi, facendo tornare il San Basilio di Enrico /Peter come modello ufficiale della cattedrale di San Basilio in Google Earth (sotto). 


Giustizia è stata dunque fatta e, come mi scrive Enrico,
 “Spero tanto che, cogliendo l'occasione del "trasferimento", Google/Trimble riflettano e ripensino alle strategie e policies di 3D Warehouse/Google Earth, cercando di disciplinare queste guerre trasformandole in "tornei cavallereschi", e si diano comunque da fare per promuovere anche la qualità; certo che l'impresa non è semplice, ma i mezzi e le risorse dovrebbero avercele!”
Se vi capiterà dunque di passare dalle parti di Mosca con Google Earth non perdetevi il San Basilio aggiornato!

Trimble acquisisce SketchUp... alcuni punti fermi


Il 26 aprile 2012 Google ha dato la notizia che SketchUp era in via d'acquisizione da parte di Trimble . Subito nei vari siti e blog dedicati a SU si sono scatenati i commentatori e sono nati enormi thread, come quello di The Daily Catchup. Sebbene vi siano migliaia di dibattiti, articoli e speculazioni, dal fronte ufficiale Google/Trimble sono state dette poche ma essenziali cose. Il comunicato stampa di Trimble è disponibile qui, si consiglia poi di leggere il citato articolo di Google sul suo blog e le FAQ di Trimble. In ogni caso viene sottolineato l'impegno di mantenere la Galleria di immagini 3D che Google continuerà a supportare per Trimble, l'impegno a mantenere una versione gratuita del programma e l'impegno a continuare il coinvolgimento della comunità di sviluppatori Ruby che negli anni hanno realizzato centinaia di plugin per SketchUp. Dunque niente panico, la versione di SketchUp attualmente disponibile è ancora la 8, scaricabile come sempre dal sito di Google, e non si hanno notizie di un prossimo rilascio di una versione nuova, anche perché l'acquisizione deve essere ancora completata e non si conoscono con esattezza i “piani” di Trimble, a parte i punti fermi menzionati prima. Restiamo dunque in attesa dei futuri sviluppi e speriamo che  tutto ciò giovi al miglioramento di SketchUp e all'introduzione di nuove ed efficaci funzionalità!

martedì 21 febbraio 2012

Uscito il libro "SketchUp. Modellazione 3D e geomodellazione"!


A completamento della geo-trilogia iniziata con Creare applicazioni con Google Earth e Google Maps oggi esce in distribuzione nelle librerie italiane (presto anche in ebook) il mio nuovo libro SketchUp. Modellazione 3D e geomodellazione, Ed. FAG, Milano, 512 pagine. Che dire di SketchUp? Per chi opera nel settore, il software non ha bisogno certo di introduzioni, per chi invece ancora non lo conosce ecco due righe di presentazione, dalla quarta di copertina del libro:
“Google SketchUp rappresenta un unicum nel panorama dei software di modellazione 3D: il programma è caratterizzato da rapidi tempi di apprendimento e da un’interfaccia particolarmente intuitiva e semplice da utilizzare. Un’altra qualità che rende speciale SketchUp è la sua stretta integrazione con Internet: è possibile infatti caricare i modelli realizzati nella Galleria di immagini 3D, un immenso archivio online di modelli tridimensionali, per condividerli così con gli utenti del web (…) Questo libro tratta anche della geomodellazione, una nuova tecnica introdotta da Google che permette di realizzare modelli di edifici esistenti e di visualizzarli in Google Earth, rendendoli così visibili ai milioni di utenti che usano questo software”. 
Nel libro sono anche riportate interviste a noti modellatori SketchUp italiani come il team di Google Earth  Italia, Enrico Dalbosco (autore del modello di copertina!), Marco Giudice, Gigi Whitesharkita e altri.
Per chi volesse saperne di più sul libro, in questa pagina è possibile consultarne l'indice e trovare le indicazioni su dove comprarlo. Buona esplorazione!

giovedì 16 febbraio 2012

Costa Concordia - animazione 3D con Google Earth e SketchUp

L'animazione 3D mostra il momento della collisione sulle rocce

Qualche settimana fa avevo scritto un articolo sulle innumerevoli rappresentazioni cartografiche dell'incidente della Costa Concordia diffusesi sulla rete Internet nei giorni successivi alla sciagura. Su segnalazione di Claudio ho potuto ora scaricare e osservare con attenzione un'animazione dell'incidente realizzata da Peter Olsen per  Google Earth. Si tratta di un file KMZ che è possibile scaricare da qui che contiene il tour Google Earth: per visualizzare l'animazione occorre avere Google Earth installato sul proprio computer, lanciare il file e quindi seguire le semplicissime istruzioni proposte (in inglese). Il tour è semiautomatico, occorre infatti premere play per passare alle sezioni successive. Si tratta di una realizzazione davvero ben fatta (purtroppo di un disastro). Il modello 3D della Costa Concordia è stato realizzato con SketchUp ed è possibile scaricarlo qui.

Il tour fornisce istruzioni di utilizzo chiare e semplici

Tra i vari elementi positivi che trovo nel tour (vi ricordate le 10 cattive pratiche da evitare?) vi sono:

  • animazione in Google Earth di un modello realizzato con SketchUp;
  • presenza di guida esplicativa e informazioni di utilizzo, sia nella finestra Luoghi che nei fumetti
  • realizzazione di fumetti semplici senza blocchi di testo eccessivamente lunghi
  • qualità della ricostruzione (accuratezza unità alla semplicità descrittiva)

Questo tour mostra dunque come sia possibile realizzare animazioni 3D georeferenziate e dal potente impatto visivo (un'animazione del genere potrebbe essere mostrata in un telegiornale o in un documentario) utilizzando strumenti messi a disposizione gratuitamente da Google (Google Earth e SketchUp).

giovedì 9 febbraio 2012

SketchUp e Google Earth API: verso un nuovo concetto di "carta"

Esempio di mappa 3D in una pagina web: il castello di Urgull (Donostia-San Sebastián)

Negli ultimi anni la cartografia si è trasformata non solo per il fatto di essere stata resa digitale e condivisibile online ma anche nella natura stessa della "carta", cioè di qualcosa di piatto e bidimensionale: oggi le mappe fanno infatti un utilizzo sempre più frequente del 3D o di tecnologie pseudo 3D: i virtual globes come Google Earth o software come SketchUp ce lo ricordano continuamente. Google ha rilasciato da tempo un set di API che permettono di visualizzare all'interno di una pagina web una mappa in modalità 3D utilizzando una versione ridotta di Google Earth. Sebbene tali API non siano ancora molto utilizzate (anche perché attualmente gli utenti devono necessariamente installare il Google Earth Plugin per farne uso) ogni tanto si incontrano applicazioni interessanti. Mi è capito di recente di osservare alcune mappe web realizzate da un modellatore basco, Pedro “peterg” Domecq, che usa SketchUp: sebbene i modelli da lui realizzati con SketchUp siano direttamente visibili in Google Earth, utilizzando le Google Earth API gli è stato possibile integrarli in una pagina web aggiungendovi un'interfaccia di navigazione completa, che permette ad esempio di attivare/disabilitare  fumetti informativi, livelli geometrici, etc. sovrapposti alla rappresentazione 3D.

Particolare dell'interfaccia con un fumetto informativo aperto

Pedro si è dedicato in particolare alla modellazione accurata di edifici della splendida città basca di Donostia-San Sebastián creando una valida interfaccia di navigazione web che permette di visualizzarli in una rappresentazione tridimensionale assistita da una serie di opzioni di visualizzazione. Si tratta di un esempio di utilizzo intelligente di nuove tecnologie (Google SketchUp e Google Earth API) per realizzare una nuova sorta di rappresentazione cartografica, che integra le modalità tradizionali di rappresentazione con forme derivate dal mondo del cinema e dei videogames (il 3D). L'uso di tali strumenti per finalità di promozione culturale mi pare si presenti particolarmente promettente.

lunedì 16 gennaio 2012

Il naufragio della nave Costa Concordia visto da Google Maps

La mappa realizzata da Repubblica online

Il naufragio della nave da crociera Costa Concordia avvenuto il passato 13 gennaio è stato rappresentato sul web, in poche ore, da decine di mappe realizzate da testate giornalistiche, social media, blog, etc. Effettivamente l'aspetto “spaziale” riveste estrema importanza nell'incidente essendo all'origine del naufragio, anche se le dinamiche sono ancora da chiarire nei dettagli. La maggior parte delle rappresentazioni spaziali dell'incidente è realizzata con Google Earth/Google Maps. Tra le innumerevoli mappe cito quelle di alcune testate italiane: il quotidiano Repubblica nell'edizione online ha realizzato una mappa che indica il luogo in cui la nave ha urtato lo scoglio di granito aprendo una falla (vai alla mappa): tale mappa è stata visualizzata in poco tempo svariate migliaia di volte, come si vede nel contatore, pur risultando estremamente scarna (non è stato nemmeno rappresentato il presunto percorso della nave ma solamente il luogo dell'impatto). Panorama ha fatto poco meglio disegnando una mappa che mostra sia il luogo dell'impatto che quello dell'arenamento (vai alla mappa). Mappe più interessanti ci paiono quelle realizzate utilizzando i dati AIS inviati dalla nave prima di affondare.

L'ultimo tratto del percorso mappato utilizzando i dati AIS della nave

AIS che sta per Automatic Identification System è un sistema che le navi superiori ad una certa stazza devono installare in accordo alle norme di navigazione internazionali: esso permette di inviare dati relativi alla posizione, alla velocità, etc. ottenuti tramite GPS e altri sistemi installati sulla nave. Tali dati vengono solitamente resi di dominio pubblico su Internet e numerosi siti li utilizzano quindi per realizzare mashup con Google Maps (e piattaforme simili), mostrando la posizione delle navi sulla mappa in tempo quasi reale. Il sito Marine Traffic, utilizzando i dati AIS inviati dalla Costa Concordia prima dell'affondamento ne mostra il percorso (ultimi 30 minuti) su una mappa Google visibile qui.

giovedì 12 gennaio 2012

Mappe per comunicare storia: georeferenziazione dei testi biblici

I luoghi del libro della Genesi visualizzati in Google Maps

Negli ultimi tempi ho visto nascere svariate applicazioni che fanno uso di Google Maps/Earth per comunicare conoscenza storica: le mappe non vengono dunque solamente utilizzate per condividere informazioni relative al presente e alla contemporaneità (ad es. lo stato del traffico, la localizzazione dei centri commerciali, etc.) ma diventano strumento per investigare e divulgare in qualche modo la storia. Non si contano ormai più gli esempi perciò in questo e in prossimi articoli vorrei presentarne alcuni, sempre con un occhio critico. Lavorando per il Master in Comunicazione storica dell'Università di Bologna provo infatti un crescente interesse per l'argomento, che vorrei dunque condividere in “pillole” su questo blog. All'interno dunque di quest'ambito che si potrebbe definire “cartografia online per comunicare la storia” ho notato l'emergere di usi specifici al quale vorrei fare qui cenno: la georeferenziazione (o geocodifica) di testi antichi. Intendo con questo termine il procedimento con il quale si sono in qualche modo portati testi antichi, di generi differenti, su Google Maps/Earth, a fini di studio e di divulgazione. Varie iniziative si hanno ad esempio per quanto riguarda la Bibbia le quali hanno cercato di individuare e georeferenziare sui livelli cartografici di Google Maps i luoghi di cui si parla nel testo biblico, offrendo in questo modo un servizio al lettore, curioso, appassionato, studioso, etc. del testo biblico. Cito come esempio il portale OpenBible.info che presenta una sezione chiamata Bible Geocoding nella quale sono raccolti vari file KMZ, visualizzabili in Google Maps/Earth che contengono i segnaposto relativi ai luoghi citati nei libri biblici.

Il Primo libro di Samuele (episodio di Davide e Golia) in Google Earth

Non scendo qui nei dettagli (non ne avrei le competenze) sulle fonti e sull'accuratezza delle localizzazioni, nel sito sono riportate le fonti scientifiche utilizzate per la georeferenziazione. I file KMZ presenti sul sito sono divisi per libro e questo permette di rendere gestibile il numero di segnaposto: il testo biblico è infatti talmente “impregnato” di riferimenti topografici che avere tutti i luoghi in un unico file creerebbe un sovraffollamento impossibile da decifrare (per gli arditi il sito fornisce comunque anche un KMZ con tutti i luoghi). L'iniziativa mi pare dunque un utile servizio e risulta molto semplice da utilizzare, anche se la simbologia lascia a desiderare (le icone sono tutte identiche) e l'interfaccia d'accesso potrebbe essere studiata meglio.