giovedì 12 gennaio 2012

Mappe per comunicare storia: georeferenziazione dei testi biblici

I luoghi del libro della Genesi visualizzati in Google Maps

Negli ultimi tempi ho visto nascere svariate applicazioni che fanno uso di Google Maps/Earth per comunicare conoscenza storica: le mappe non vengono dunque solamente utilizzate per condividere informazioni relative al presente e alla contemporaneità (ad es. lo stato del traffico, la localizzazione dei centri commerciali, etc.) ma diventano strumento per investigare e divulgare in qualche modo la storia. Non si contano ormai più gli esempi perciò in questo e in prossimi articoli vorrei presentarne alcuni, sempre con un occhio critico. Lavorando per il Master in Comunicazione storica dell'Università di Bologna provo infatti un crescente interesse per l'argomento, che vorrei dunque condividere in “pillole” su questo blog. All'interno dunque di quest'ambito che si potrebbe definire “cartografia online per comunicare la storia” ho notato l'emergere di usi specifici al quale vorrei fare qui cenno: la georeferenziazione (o geocodifica) di testi antichi. Intendo con questo termine il procedimento con il quale si sono in qualche modo portati testi antichi, di generi differenti, su Google Maps/Earth, a fini di studio e di divulgazione. Varie iniziative si hanno ad esempio per quanto riguarda la Bibbia le quali hanno cercato di individuare e georeferenziare sui livelli cartografici di Google Maps i luoghi di cui si parla nel testo biblico, offrendo in questo modo un servizio al lettore, curioso, appassionato, studioso, etc. del testo biblico. Cito come esempio il portale OpenBible.info che presenta una sezione chiamata Bible Geocoding nella quale sono raccolti vari file KMZ, visualizzabili in Google Maps/Earth che contengono i segnaposto relativi ai luoghi citati nei libri biblici.

Il Primo libro di Samuele (episodio di Davide e Golia) in Google Earth

Non scendo qui nei dettagli (non ne avrei le competenze) sulle fonti e sull'accuratezza delle localizzazioni, nel sito sono riportate le fonti scientifiche utilizzate per la georeferenziazione. I file KMZ presenti sul sito sono divisi per libro e questo permette di rendere gestibile il numero di segnaposto: il testo biblico è infatti talmente “impregnato” di riferimenti topografici che avere tutti i luoghi in un unico file creerebbe un sovraffollamento impossibile da decifrare (per gli arditi il sito fornisce comunque anche un KMZ con tutti i luoghi). L'iniziativa mi pare dunque un utile servizio e risulta molto semplice da utilizzare, anche se la simbologia lascia a desiderare (le icone sono tutte identiche) e l'interfaccia d'accesso potrebbe essere studiata meglio.

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